Il trasporto dei visitatori e' effettuato mediante 61 piccole cabine biposto dipinte a colori vivaci, che scorrono su un cavo all'altezza di circa 10 metri dal suolo. Le caratteristiche generali della funivia sono le seguenti: dislivello tra le due stazioni m. 120; lunghezza inclinata della linea m. 900.; il funzionamento avviene a mezzo di motore elettrico con velocita' di esercizio di 3 m/s. L'impianto e' in grado di trasportare in un'ora circa 700 passeggeri in ciascuna direzione. Prezzo L.100.
(Tratto dalla "Guida ufficiale di Italia 61")
Quella di costruire a Torino una vera e propria funivia cittadina fu probabilmente l'idea piu' originale messe in opera a Italia 61. Si trattava di una "ovovia" che collegava la zona dell'esposizione (piu' o meno all'altezza della Scuola di Amministrazione Aziendale) con il Parco Europa di Cavoretto, uno dei punti piu' belli e panoramici della collina torinese. A rivedere oggi quelle piccole cabine ci paiono cosi' fragili e leggere da chiederci quanto fossero sicure, rapportandole agli standard di sicurezza attuali. In ogni caso non risulta che vi furono incidenti o mal funzionamenti nonostante la massiccia presenza di pubblico.
Attualmente di questa "attrazione" sono rimasti i ruderi delle due stazioni: quella a terra, che per molti anni venne usata come bar pizzeria (denominata, in periodi diversi '"Area 61" e "Beau geste") e quella nel Parco Europa di Cavoretto.
Riceviamo la seguente email:
From: giuliana.azzaroli@fastwebnet.it
Subject: Italia'61
Date: 20/11/2019 at 21:52 (GMT 1) from 93.34.154.45
Cognome: Azzaroli
Nome: Giuliana
Gli ovetti erano prodotti da NARDI di Modena ditta specializzata in "vetture" per giostre ottovolanti e autoscontri. Il progetto di questa funivia ovetti compresi è di mio padre Ing. Giulio Azzaroli e adotta il sistema di ammorsamento automatico ben visibile in foto inventato dal prof. Ugo Carlevaro.
La telecabina di Torino inaugurata per le celebrazioni di Italia'61 aveva un percorso di 871 metri ed un dislivello di 118 metri, la stazione di partenza a valle era ubicata nel parco attiguo ai padiglioni della "Mostra delle Regioni" in riva al Po, mentre quella a monte era in località Cavoretto e precisamente nel nuovo Parco Europa ampliato e completato per l'Esposizione Internazionale del Lavoro.
Le cabine avevano una forma "ovoidale" molto aerodinamica, per questo venivano soprannominate simpaticamente "ovetti", avevano diverse colorazioni (rosse, blu, gialle) e trasportavano massimo due persone per cabina, anche se gli spazi interni erano davvero minimi. L'impianto a pieno regime aveva una capacita' massima di 600 persone l'ora. Queste cabine vennero ideate dall'ing. Ugo Carlevaro e da un altro ingegnere della Aeritalia (oggi Alenia) di cui vorremo avere qualche notizia.
L'ing. Carlevaro fu l'inventore anche dell'ammorsamento automatico che venne utilizzato in questo impianto cittadino.
Sono da segnalare alcuni incidenti verificatisi negli anni su questi impianti biposto, tra le principali cause c'era stato un errore di progettazione o di realizzazione delle prime morse d'aggancio, che causarono anche delle rotture dei componenti di fissaggio delle cabine, provocando in alcuni casi la caduta dell'ovetto, che miracolosamente non cagionò nessuna vittima. Successivamente vennero approntate sostanziali modifiche progettuali che ne migliorarono la sicurezza.
La società Piemonte Funivie cessò l'attività nei primi anni '80 e vendette l'archivio storico alla società Agudio.
Un caloroso ringraziamento e' doveroso al signor Ezio, addetto-responsabile della funivia vigezzina, una persona squisita e disponibile, che ha raccontato al sottoscritto aneddoti riguardanti l'impianto. Tutto cio' anche se ero per lui soltanto uno sconosciuto, semplicemente appassionato di questi favolosi "ovetti". Un importante contributo e' stato inoltre dato dalla storica Societa' Agudio, che come ho ricordato prima e' detentrice dell'archivio storico della Piemonte Funivie e collabora con il signor Piergiorgio Graziano, esperto nel campo delle funivie.
(Michele Oliveto)