Guido Chiarelli

Il nostro socio Michele Oliveto, che ringraziamo, ha contattato la Sig.ra Lidia Chiarelli, figlia dell'Ing. Chiarelli, artefice degli impianti di illuminazione di Italia 61. Riceviamo e pubblichiamo volentieri il suo messaggio:


"Guido Chiarelli era mio padre e conosco bene il vostro sito che ho anche citato nei Siti Web al fondo della pubblicazione. Se le servono delle foto per i suo sito o altri eventi gliele posso inviare via mail.
A presto dunque, cordialmente
Lidia Chiarelli"

Da Wikipedia:

Guido Chiarelli (Caltanissetta, 24 settembre 1902Torino, 7 ottobre 1982) è stato un ingegnere italiano, pioniere nella storia dell'illuminazione pubblica torinese per i vari e innovativi impianti realizzati. Durante la sua carriera si occupò di impianti elettrici interni, impianti termici, gasdotti, orologi, semafori. Negli anni cinquanta progettò anche una colonnina luminosa segnaletica da posizionarsi alle fermate dei tram. Il suo nome però resta legato soprattutto all'illuminazione pubblica per le innovazioni da lui apportate agli impianti della città di Torino.

Un ruolo particolarmente significativo fu quello svolto durante le celebrazioni di "Italia '61" per il centenario dell'Unità d'Italia, quando molteplici nuovi impianti furono progettati e installati appositamente per l'occasione.[4] La definizione di Torino come Ville Lumière italiana, che cominciava allora a circolare,[5] diventò così più che mai appropriata. Con le moderne applicazioni e le intuizioni di Guido Chiarelli, per la prima volta l'illuminazione pubblica ebbe anche un risvolto artistico, come dimostrato in particolare dalle illuminazioni delle fontane e del "giardino roccioso" al Parco del Valentino, realizzate per l'esposizione universale del 1961, avvenimento che attirò oltre 4 milioni di visitatori nella prima capitale italiana.[6] Sempre nel 1961, Guido Chiarelli realizzò il progetto di illuminazione della Mole Antonelliana, al termine dei lavori per la ricostruzione della guglia.

Nel 1958 fu insignito dell'onorificenza di Cavaliere e nel 1965 di quella di Ufficiale "al merito della Repubblica Italiana".

Nel 2011 durante i festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia la sua opera è stata ricordata a Torino in tre occasioni: con i cartelloni in piazza Carignano (giugno)[7], al Lingotto - 8 Gallery (luglio) e nella celebrazione del 24 luglio alle Officine Grandi Riparazioni (organizzata dall'Associazione Amici di Italia 61 per il progetto Io c'ero): qui è stata anche letta la poesia Il Giardino Incantato a lui dedicata.